Colori caldi o freddi? Complementari o armonici?
Piante e fiori: la teoria dei colori
La teoria dei colori nelle piante e nei fiori? Ebbene sì. La scelta dei colori è sempre personale e ognuno ha i propri gusti ma esistono alcune teorie utili su come mescolare i colori per ottenere combinazioni armoniose. Molti progettisti usano la ruota dei colori, che si divide in colori primari, secondari e terziari.
I colori primari sono il rosso, il giallo e il blu. Mescolati tra loro formano il verde, l’arancio e il viola ovvero i colori secondari. I terziari si formano mescolando i colori primari e secondari adiacenti. I colori esattamente opposti nella ruota sono chiamati complementari – per esempio sono complementari il giallo e il viola oppure il rosso e il verde – e quando si trovano l’uno accanto all’altro danno un’idea di esuberanza. I colori adiacenti sono invece detti armonici e danno un senso di ordine – per esempio viola, rosa, verde oppure giallo e arancio chiaro.
Gli schemi di colore triadici si hanno scegliendo tre colori alla stessa distanza sulla ruota – verde, arancione e viola per esempio. Le sfumature contrastanti possono risultare comunque attraenti. Buon esempio può essere trovato nelle sfumature autunnali di arbusti: verde, arancio e viola sono facilissimi da trovare grazie al colore delle foglie.
Una combinazione armonica può essere data da dictamus purpureus rosa pallido, allium rosa-viola e berberis color rosso bordeaux, accostamento che si ritrova spesso nelle bordure. Altro esempio di combinazione ben riuscita secondo la teoria dei colori nelle piante e nei fiori può essere dato dall’accostamento di campanule malva pallido, phlox viola scuro e gerani rosa intenso. Perfetta equilibrio di sfumature del malva e del rosa per la teoria dei colori! E per i colori complementari? Provate a immaginare delle veroniche blu-viola accanto al giallo vivace delle inule… Inutile parlare della combinazione affascinante data dal contrasto tra questi due colori.
Colori pastello e stati d’animo
I colori puri e quelli saturi sono di norma più intensi mentre i colori mescolati lo sono meno. Come usare le tinte pastello? Come colori di transizione fra colori puri più forti e per mescolarne diversi.
Il colore può anche trasmettere uno stato d’animo o un messaggio e contribuirà in gran parte a determinare l’atmosfera del vostro giardino o il mood del vostro bouquet. Toni e colori caldi come l’arancio, il giallo o il rosso danno un senso di gioia e vivacità mentre colori freddi come il celeste, il rosa pallido o il malva producono serenità. Una buona idea può essere usare i colori caldi vicino alla casa e toni più freddi in una zona ombrosa all’estremità del giardino. Un’altra idea può essere quella di alternare i colori al cambiare della stagione: narcisi e tulipani brillanti in primavera seguiti da erbacee estive blu, viola, rosa pallido e bianco per poi sfoggiare un fiammeggiante colore di foglie in autunno.
Si può usare il colore anche per attirare l’attenzione verso un elemento o una zona del giardino, creando contrasto tra le piante per aumentarne la visibilità. Per esempio se abbiamo fiori di colore arancio, potranno essere messi in risalto da uno sfondo di colore recessivo (verde o blu). Oppure, si possono combinare colori caldi e freddi dove i colori freddi facciano da sfondo a quelli caldi mettendoli in risalto. Un trucco per ingannare le distanze è invece non usare i colori caldi in fondo al giardino perché questi produrranno un effetto di scorcio che potrebbe far sembrare il giardino più corto, mentre i colori pallidi lo fanno sembrare più lungo.
Il modo di percepire i colori dipende anche dalla quantità di luce che le piante e i fiori ricevono. I colori di una bordura al sole sono più brillanti e vivaci mentre nelle zone di ombra si notano di più il bianco e i colori più tenui. I colori pallidi si notano di più al mattino e alla sera, mentre si spengono a mezzogiorno. Per questi motivi è bene che valutiate quali sono gli orari in cui vi godete di più il giardino! Spesso è la natura che sceglie per voi: molti fiori di colore caldo crescono meglio al sole mentre le piante di bosco che hanno colori bianchi o pastello crescono meglio in zone ombrose.
Creare una sequenza cromatica annuale
Quando scegliete le piante per il vostro giardino è importante che teniate presente le fioriture. Soprattutto nei giardini piccoli, in cui le piante sono sempre in vista, è bene mantenere alto l’interesse cromatico in tutte le stagioni. Vanno considerate le caratteristiche di ogni pianta: grandezza, portamento, forma delle foglie, colori, fiori e frutti. Se volete avere colori vivi tutto l’anno concentratevi sulle sempreverdi.
Teoria dei colori: piante e fiori della primavera
- Inizio della primavera. Alberi fioriti: amelanchier, ciliegi, meli, susini, mandorli, magnolie, viburni, camelie, forsizie, aubrezie, sassifraghe, viole.
- Aggiungete bulbi e bulbotuberi: bucaneve, crocus, muscari, narcisi, tulipani.
- Terminata la fioritura delle bulbose inizia quella delle azalee e dei rododendri primaverili.
- Tarda primavera: ceanoti azzurri e fiori profumati di viburni e lillà.
Estate
- Arbusti estivi da fiore: rose, filadelfi, lavanda, ibisco, cornioli.
- Rampicanti: clematidi, gelsomino, caprifoglio, ortensia rampicante.
- Le regine delle bordure estive: le perenni. Parliamo di gerani, lupini, campanule, salvie, achillee, helenium, ecc. Le biennali si accompagnano bene alle perenni. Le annuali sono perfette per bordure o contenitori.
Teoria dei colori: piante e fiori d’autunno
- Gli alberi con le foglie dai colori autunnali più belle: aceri, ciliegi, amelanchier, storaci americani, cotoneaster, sorbi, Nyssa e sommacchi.
- Perenni a fioritura tardiva: settembrini, crisantemi e dalie.
- Graminacee: erba della Pampa, stipa e pennisetum.
Inverno
- Le sempreverdi sono più importanti in questa stagione, risaltano il bosso, le conifere e l’edera.
- Alberi e arbusti decidui: con i loro rami scoperti lasciano ammirare il colore e la tessitura dei loro tronchi, pensate alle magnifiche betulle!
- Arbusti da bacche: agrifogli, agazzini e sorbi.